Fu nel novembre del 2006 quando, grazie alla "grande rete"
e  attraverso una comune amica conobbi Silvana Primula.

Le prime furono e-mail del tipo "tradizionale" condivisione di pps, un saluto, qualche bella frase, domande più o meno specifiche al fine di saperne di più una dell'altra.
L'amica che abbiamo "in comune" mi mise sull'avviso che avrei avuto a che fare con una donna tutta d'un pezzo, una sorta di "generale" senza tanti peli sulla lingua ed in grado di esprimere la sua opinione senza darsi pensiero se, dall'altra parte, l'interlocutore sarebbe rimasto come un baccalà.
<Silvana è fatta così, non sono certa che tu potrai piacerle o che lei possa piacere a te, ma è una cara persona che ha sofferto molto e ancora soffre, a volte è leggermente "brusca" ma sincera e molto molto colta.>
<Non preoccuparti, la rassicurai, io non sono il tipo che disturba o importuna, si vedrà con il tempo se entrerò nelle sue grazie oppure no. Potrebbe essere anche il contrario. Per ora il nostro "parlarci" mi piace.>
Io e Silvana piano piano tralasciammo le e-mail futili approfondendo la nostra conoscenza con tranquille domande sul "conosci questo", "sai dirmi dove posso trovare questo o quello" oppure "ho visto un sito molto interessante" e via di questo passo. Tutto con grande calma e a piccoli passi.
Confesso che l'avviso dell'amica comune mi aveva messo un attimo in "allerta" per cui a volte, quando scrivevo a Silpry, cancellavo, poi tornavo a scrivere, rileggevo correggevo e alla fine decidevo: spedisco.
Ma voglio dire: che mi succederà mai? Se non vuole avere a che fare con me non sarà un problema, pensai. Considerato che, nel mio percorso di crescita,  consapevolezza condito con un minimo di autostima, stavo imparando che non a tutti si può piacere, ecco il momento giusto per mettere in pratica il frutto del mio lavoro imparando ad accettare la negazione di un'ipotetica amicizia.
Seppi che si era avvicinata al pc in età avanzata - 72 anni - e collaborava da tempo con il sito
Nardonardo curando personalmente due pagine "un pensiero al giorno" ed un "proverbio al giorno". A quel tempo queste due pagine erano molto accattivanti perché Silvana non si limitava alla ricerca del pensiero o del proverbio tra la sua moltitudine di
che aveva in casa, ma impreziosiva il tutto con gif o immagini adatte ad ogni tema; la sua era una ricerca minuziosa e puntigliosa, non spediva a Nardo il materiale finché non era come lei desiderava.
Ci trovammo quindi ad avere in comune, per prima cosa, la passione per le gif e le piccole immagini che "esprimono" un sentimento, un'emozione qualcosa comunque che al lettore facesse apprezzare maggiormente ciò che stava leggendo.

So di non farle torto se pubblico la sua foto in quanto già presente nel sito di Nardo quale "sostenitrice-collaboratrice" e riporto alcune delle nostre "lettere".
Nel risponderci ognuna lasciava l'e-mail dell'altra, scrivevamo "tra le righe" cambiando colore al carattere, per non perdere il filo ed avere un'immediata risposta proprio come si colloquia verbalmente.


Carissima Angela,
stavo pensando alla tua giornata....lavorativa. Dunque, hai un impiego (quante ore al giorno?),

si lavoro in Ospedale come impiegata le ore son tante davvero, sono in segreteria in un ufficio che non ha orario fisso di uscita, non si può far cadere la biro o il mouse dalle mani (per meglio dire: io non ne sono capace) si provvede ad acquistare tutto ciò che serve per l'Ospedale dalla matita alla TAC tranne ciò che è Edile.
hai una famiglia con relativa casa (in quanti siete?),
in famiglia siamo rimasti in tre (mio figlio si è sposato) mia figlia è furba, la casa o meglio le stanze che occupo sono in totale 65 metri (meno male che ho posto fuori !!!)
hai un giardino, hai qualche animaluccio, hai i tuoi hobby artistici, hai un sito con blog e forum, ho dimenticato qualcosa?
Al momento non mi sembra tu abbia tralasciato nulla, io si: ... qualche volta mi porto un po' di lavoro a casa.
Ahhh dimenticavo il mio amore per le foto!!!! e questo è un assaggio .... poi lo aggiorno spesso

http://www.miefoto.com/a.asp?fa=AUTUNNO
http://www.miefoto.com/a.asp?fa=miscellanea_di_natura_e_loro_ospiti
O mi nascondi altre segrete attività?
opsss una la tenevo nascosta: ho da poco tempo un sito internet, una sorta di virtuale dove raccolgo un po' di tutto di me, miniracconti, qualche poesia se tale posso definirle, alcuni video, le foto dei miei lavori e le foto di tanti tanti fiori.
Oppure hai un segreto esercito di folletti  che ti aiutano?

Naaa non ho folletti che mi aiutano se li avessi vorrei che scacciassero via dalla mia mente i fantasmi che ogni tanto fanno rumore con le loro catene ai piedi.
E che mi dici dei contatti personali della tua rubrica? Intrattieni corrispondenza privata numerosa e impegnativa o semplice scambio di "allegati" che danno tanto l'illusione di "comunicare"?
I miei contatti sono "scelti" come tu hai scelto me, a loro tengo molto come tengo MOLTO alla tua amicizia, alla compagnia che mi fai mentre leggo le tue righe pensando che dall'altra parte del monitor c’è un’amica che mi sta scrivendo dedicandomi un po' del suo tempo.
In questo periodo ho una sola persona che mi fa stare male, per lei ho scritto mille lettere "al treno dei desideri" (sebbene come trasmissione per me non sia il massimo) affinché potessero realizzare un suo desiderio: andarsene da una terra che le è ostile dove vive sola con due figli e mille problemi che il marito le ha lasciato uscendo di casa
XX ha un tumore al seno, ora sta rifacendo la chemio e perde peso ogni giorno, questo mi fa stare male, per lei non posso fare molto, se non tanta compagnia. Ma anche questo fa parte della vita.

Insomma, come ce la fai? E' vero che sei molto giovane ma non mi stupisco affatto se qualche volta dai la sensazione di essere un po' "oberata e sovraccarica". Sei sicura di non strafare?
Sono sicura di strafare.
Ma il mio corpo, stanco di non essere ascoltato, ha studiato un sistema che non mi lascia scelta e mi sussurra con tono deciso: ora BASTA sdraiati e dormi ed io non posso fare altro che accondiscendere.

Un esaurimento ci mette poco a incombere, riducendo le nostre energie fisiche e le nostre celluline cerebrali. Se la tua comunicazione con gli amici è incentrata sul blog con eventuali commenti, non vorrei davvero appesantire la tua giornata, considerando che io comunico tramite mail.
Come sai conosco anch'io il male oscuro e il panico. Le tue lettere non mi appesantiscono, anzi sono un toccasana per me, tu sprigioni energia positiva e questo è buono.
Hai sofferto tanto e ancora soffri eppure sei bravissima ad andare avanti, difenderti e aiutare te stessa seppur sola, questa per me è una sferzata vitale di conforto.
Ho tutto da imparare.

Ti prego di essere molto franca con me; anche se non rispecchia affatto il mio modo di comunicare, posso sempre limitarmi a un commento dei tuoi post sul blog, se lo preferisci.
Ognuno ha il suo modo di esternare il proprio "corrispondere e comunicare" che risente in modo enorme dei tempi che viviamo, sostenuti dalle correnti tecnologie. Considerando la mia età, io faccio parte della preistoria della comunicazione, quando imperava la carta stampata e le lettere scritte....con la penna o a macchina. Corrispondere con un amico lontano e congeniale era un vero diletto, un nutrimento per il cuore e per l'intelletto, quando sussistevano presupposti di affinità. Ma c'era il tempo per farlo, che sempre più manca. Il dramma - di cui non ci rendiamo conto - è che non abbiamo nemmeno più il tempo di....semplicemente vivere; siamo diventati - noi, figli e nipoti - un contenitore senza fondo di attività e impegni sempre nuovi. E sembriamo tutti olimpionici di corsa, salto in lungo, salto in alto, a ostacoli......
Soprattutto superesperti nella brevità e velocità comunicativa. Per fortuna e con soddisfazione della maggior parte di persone, che vogliono comunicare molto senza aver nulla o  poco da dire.

Sono sempre franca. Mi fai compagnia, sei sincera e sono contenta.
Certo lo sappiamo che il tempo è poco davvero pochissimo è già notte è già mattino è già domani è già trascorso un altro mese, un altro anno.....trascorre troppo troppo in fretta il tempo.
Come dici tu rispondo quando posso (soprattutto quando è libera la stanza dove ho il pc) rispondo come ora se sono in vena, scrivo scrivo scrivo sono quasi logorroica; altre volte mi piace mandare pps che mi hanno particolarmente colpita agli amici accompagnando il tutto - come tu fai con me - con qualcosa di mio. Non amo re inviare al mondo tutto ciò che il mondo mi spedisce senza aggiungere una frase tanto meno lasciare in bella vista tutti gli indirizzi dei precedenti destinatari o mittenti che dovrebbero essere garbatamente eliminati.

Allora, mi raccomando, sentiti libera di rispondere se e quando puoi e vuoi; il nostro rapporto non deve essere per forza di botta e risposta, mail dietro mail come una catena di montaggio che non consente di saltare una fase: altro che stress!
Forse l'unica piccola attenzione che mi permetto di chiederti - dall'alto del mio nonnesco canuto crine - è di scorrere un messaggio fino in fondo, per vedere se ci sono dei punti precisi che ami discutere o chiarire; o delle precise domande che, forse, attendono risposta.
Una raccomandazione particolare: prima di ogni altra cosa, pensa alla tua salute, in tutti i sensi. Diciamo tutti che è il bene più prezioso ma in realtà sottovalutiamo questo "tesoro".

E' vero il bene più importante è la salute è un tesoro davvero prezioso. Io mi aiuto scrivendo,  il découpage mi calma l'anima e allontana momentaneamente i miei pensieri. Ho imparato che dovrei rallentare il ritmo frenetico con il quale affronto la giornata lavorativa ed il resto che segue. Ci provo. Fisiologicamente il mio "dinamismo" si indebolisce e questo mi fa un po' rabbia .... ma si dice che è una ruota che gira.
Peccato che di tanto in tanto la gomma si innamora di un chiodino, finché trovo un provetto gommista continuo a "girare".

Grazie per la simpatia e l'energia che sprizzi, grazie per la compagnia che sino ad oggi mi hai offerto. Primula
Grazie a te per volermi bene grazie a te per avermi accettata seppur lontane in qualche modo ci facciamo compagnia. Angela

Incuriosita dal suo passato azzardavo qualche domanda a livello personale:
>Ti immagino un'ex insegnante, oppure occupata presso uno Studio Legale ma la mia fantasia viaggia molto pensando alla tua cultura, al tuo rispetto e amore per la lingua italiana ed il biasimo per chi non sa scrivere.>
Così mi confidò che la sua vita professionale fu molto intensa e ricoprì ruoli rilevanti presso diverse Aziende molto solide che la costringevano a viaggiare molto.
Quando le chiesi di raccontarmi di lei mi scrisse che poteva farne un romanzo.

Vorrei essere molto scarna, ma le esperienze lavorative sono ben cinque e anche un semplice accenno  occuperà qualche riga; giusto per far capire quanto le aziende fossero diverse l'una dall'altra. Il termine generico "impiegata" dice solo che non sono stata né contadina né commerciante né libera professionista. Ma nulla spiega delle molteplici arricchenti e faticose mansioni ricoperte, tutte di ottimo livello, con la porta spalancata su carrierone - anche all'estero se avessi voluto - che non mi interessavano affatto; purtroppo, ho potuto lavorare solo per 31 anni ma hanno logorata per 50.
Cinque anni a Genova, con una solidissima media azienda con distinte attività:commerciale, tecnica e di rappresentanze. Io avevo la completa responsabilità dei tre uffici amministrativi: segreteria, rapporti con i clienti anche esteri, assunzione del personale ....La contabilità no, non era pane per i miei denti.
Cinque anni a Roma, con uno dei colossi mondiali americani, la XX. Lavoravo nel settore pubblicitario e giravo l'Italia in lungo e in largo - macchina, treni, aerei -controllando le agenzie che operavano per nostro conto.
Dal 1968  a Macerata: cinque anni con altro colosso mondiale americano con sede a Como, sovrintendevo gruppi di zone limitrofe, curandone l'organizzazione e le vendite. Un brutto incidente di macchina non mi consentiva più di fare i 200-300 km giornalieri di media. Mi hanno immediatamente offerto di trasferirmi in sede a Como dove mi aspettava un incarico di assistente del direttore nazionale alle vendite oppure, a mia scelta, nel ramo ricerche di mercato. Ho rifiutato, ho dato le dimissioni e per sei mesi sono stata a guardare e a valutare le offerte che alcune grosse società locali mi hanno subito proposto.
Naturalmente, avevo una grossa carta da giocare, la conoscenza sufficiente di tre lingue. Ho scelto io XX, semplicemente perché i titolari dell'azienda mi sono piaciuti più degli altri, come persone. Se ci ripenso, mi vien da ridere, perché sembrava che fossi io a fargli il colloquio di lavoro per l'assunzione! Avevo visto giusto, ho passato tre anni bellissimi, ma praticamente con la branda in ditta. Davvero troppo! Volevano mandarmi in Canada, ad aprire una sede commerciale. Io mi stavo distruggendo e ho trovato la forza di lasciarli. Mamma aveva bisogno di assistenza e io dovevo assolutamente trovare un posto in città, per respirare. Ho partecipato a un concorso per entrare in banca, anche se era un ambiente che ho sempre odiato. Ormai avevo 47 anni, dovevo riflettere. L'età non mi avrebbe consentito di entrarci ma il solito jolly delle lingue ha funzionato: c'era un solo posto all'Ufficio Estero ma neanche un concorrente che si destreggiasse in tre lingue. Ho vinto il concorso e ho cominciato il percorso lavorativo più frustrante della mia vita: 11 anni di strazio mortale. Ho lasciato nel 1988. Primula

In quell'anno Silvana scoprì di essere stata colpita dal "male che a volte non perdona", fu operata soffrì molto ma si risolse.
Una donna con tanta grinta e determinazione non poteva che VINCERE!! Mi chiedevo se fosse sposata ma lei, molto umoristica, mi rispose che mi avrebbe lasciata friggere
nell'olio extra vergine della "curiosità" definendosi "tenera" con questa battuta.
<Mi scrisse che lo sviluppo del tema sarebbe stato molto interessante, ampio e pittoresco ma la vena dello scrivere e del raccontarsi si stava un pò inaridendo.>
Nelle sue lettere diverse frasi erano accompagnate da gif o immagini spiritose ed era una delizia leggere.
Spesso mi "richiamava" perché nel mio risponderle, ogni tanto perdevo il filo e a lei, nella lettura, mancava qualcosa.
Mi esortò, senza indugio ma con tanto affetto, a prendermi il tempo di leggere e rileggere, chiudere l'e-mail e riprenderla in un secondo momento per poi rispondere.
Saggia la mia dolce Primula quanto ho imparato da te e quanto mi sono sentita e mi sento importante per tutte queste attenzioni e consigli che ritengo non si possano dare se non ad una persona che ami.
Il tempo trascorreva tra una lettera e l'altra alcune scherzose altre meno.
Anche lei non amava inviare - ad esempio un'immagine, un pensiero, un pps  - ai suoi corrispondenti senza  aver scritto qualcosa di suo; una frase scherzosa, un saluto festoso, qualcosa che attirasse l'attenzione del lettore solleticandolo con la visione dell'allegato.
 

Era capace di scrivermi: "Questo messaggio è solo per farti una domanda assolutamente banale e non mi aspetto altra risposta che un SI, NATURALMENTE e in tutte maiuscole. Te la faccio lo stesso, per scrupolo"

Compreso il tipo?
Vero è che il papà  era un militare in carriera e da lui aveva ereditato tutte le caratteristiche decise, decisionali, obiettive e a volte risolutive.

Allo scambio delle foto non fui sorpresa guardando il suo volto: l'avevo immaginata tale e quale.

Nacque un amore vero sincero, amicizia, rispetto e fiducia incredibili.
Cominciò ad essere una persona molto importante per me:

Assaporai tutti i complimenti per quel mio primo sito internet (che se lo riguardo mi vien la pelle d'oca ... ma a quel tempo ero alle prime impegnative e durissime armi), fui poi molto fortunata ad incontrare la carissima Mary che mi prese per mano insegnandomi a costruire un sito che tale potesse chiamarsi.
Silpry spesso faceva visita al mio mondo e senza alcun problema (verifica reale dell'avviso datomi) consegnandomi critiche (sempre costruttive) o suggerimenti su qualche pagina del mio sito.
Se dapprima provavo una sorta di "violazione" rispetto al mio lavoro (che facevo con tanto impegno) comincia a guardare l'altra faccia della medaglia e mentre mi chiedevo .. "ma perché mai mi scrive queste cose" mi rispondevo che, se non avesse avuto interesse per me, non avrebbe perso il suo tempo.
Il coraggio mi fu accanto.

diventò la mia alla quale mi rivolgevo per un "controllino" dopo aver messo in linea un racconto o una poesia e Silpry, ricevute le "dritte"  faceva un giretto nel mio mondo per vedere se tutto era ok.
Io diventai per lei la sua  .
Fu molto lieta nel ricevere l'attestato che le preparai quale unica "correttrice di bozze", mi scrisse che era molto meglio che un attestato di laurea. L'avrebbe stampato e appeso al muro, così l'avrebbero visto tutti.

Amava rallegrare l'inizio della giornata dei suoi corrispondenti con e-mail piene di allegria che mettevano di buon umore ma facevano pure riflettere:

Buona giornata, cari amici, buona fine settimana
E mille auguri perché ognuno di voi - quando ha bisogno di parlare, di essere ascoltato e soprattutto di non essere contraddetto, così da scaricare ben bene le tensioni accumulate - riesca a trovare il posto giusto.

e se tutti, in ogni città d'Italia,
chiedessimo al Sindaco di provvedere?
Silvana Primula vi saluta e intanto si avvia......:-)


Primulina mia e se invece TUTTI NOI IMPARASSIMO AD ASCOLTARE?
L'uovo di Colombo, ma non accadrà mai. Allora....raccogliamo fondi per la panchina....con orecchie!
Se nelle famiglie i mariti e le mogli sapessero ascoltarsi io credo sarebbero meno le persone che spendono eurini a valanga per pagare qualcuno che le ascolti.
Senz'altro...e allora forza, avanti il primo o la prima felice di ascoltare in religioso silenzio!
Avanti.........c'è postooooooooooooooo!!
Sei daccordo ..... o d'accordo?
Sono d'accordo.....e....d'accordo!
angela
primula


Ho messo una nuova paginetta con un video che mi piace davvero troppo: semplice, con tanto verde, tanta pace ed una bella musica. Poi dimmi se la grafica (che ho appena fatto) è carina e dimmi pure dello scoiattolo!! arricciaoooo
angela

Il video è magnifico ma tu lo sei il doppio. Brava la mia coccinella! Domattina o lunedì inoltro il tutto e spero di farlo con le parole giuste.
Teneramente ti abbraccia
 
  Primula
 

Buongiorno amici dormiglioni
non vi è bastata un'ora in più sotto le coltri?
Ecco un regalo splendido per voi dalla mia amica Angela
Io faccio solo da umile corriere e porgo il dono con attenzione e delicatezza
augurando buona visione, buon ascolto, buona giornata
....e sparisco fra gli alberi, per non disturbare l'orchestra.....


per una visione migliore cliccare sulla scritta youtube

Grande apprezzamento hai ricevuto per questo tuo video.
BRAVA, BRAVISSIMA!
Quando sei in stato di grazia, superi te stessa!
Visto che hai dato il via alle ....quattro stagioni, preparati mentalmente e spiritualmente e....artisticamente, musiche comprese, all'inverno-primavera-estate. Fallo con l'entusiasmo di sempre ma con .....meditazione, per scegliere sempre il meglio dal tuo....meglio. Tu mi capisci, coccinella!


Il video piacque molto anche ad una sua amica che abita all'estero, la quale desiderava inserirlo nel suo sito, Silvana scrisse ad entrambe:
Cara M., passo la richiesta ad Angela. A scanso di equivoci...linguistici - che con facilità possono avere luogo - ti preciso la sfumatura che colloquialmente diamo (in italiano moderno) al termine "esagerato": TROPPO BELLO, FAVOLOSO....
Questa Angela è, naturalmente, quella di cui hai visto e apprezzato il sito, anche con gli ultimissimi lavori di alberi e boschi.
Un abbraccio affettuoso.


E così Silpry promuoveva con entusiasmo il mio sito ed il suo contenuto.
Ci scambiammo il numero del telefono e un giorno presi coraggio e la chiamai.  
Fu una breve telefonata non era in perfetta forma ma entusiasta di sentirmi, non credeva alla mia età sentendo la voce.
La sua voce rispecchiava pienamente la grinta, l'energia, stava a pennello con il suo viso e la rappresentava perfettamente. Ma non udii solo una voce determinata sentii anche tanta dolcezza e tanto bisogno di amare e di essere amata.
Anche questo abbiamo in comune.

In quel momento l'abbinai ad un ananas
le cui foglie sono coriacee, lanceolate, con un margine seghettato e riunite in grandi rosette dal cui centro si forma il fiore, piuttosto compatto e robusto, dal quale si sviluppa il frutto. Ma una volta tolta questa protezione ecco l'interno cedevole, gustoso ricco di vitamine, ferro che si lascia modellare proporzionalmente all'abilità di chi prepara la ricetta. Se ben curato offre il meglio di se.
E un nuovo pezzetto era stato posato in questo puzzle . Tre pezzi composti: Io - Silvana e la telefonata. Ora mancava il pezzo più importante da incastrare: conoscerci di persona. Il giorno seguente mi scrisse:

Angela carissima,
che piacere/dispiacere sentirti per telefono! Sono rimasta come un baccalà! Pensa che ho risposto solo perché ero convinta fosse il dottore che doveva dirmi una cosa. Mi dispiace perché davvero sarei stata volentieri qualche minuto con te.
Ho una brutta bronchite, tosse, raffreddore, febbre, corde vocali in tilt. Sai cosa mi dice il dottore? Stia tranquilla, perché la sua non è influenza...Gli ho risposto che non sapevo fosse diventato improvvisamente una persona spiritosa, visto che la sua osservazione suonava tanto come una battuta di spirito. Considera che ho fatto l'antinfluenzale....
Alterno il letto con lo stare in piedi; a letto respiro malissimo e mi aumentano i dolori alle ossa, in piedi ce la faccio poco.
Nonnina, certo, ai massimi livelli, ormai da rottamare. Non appena sarò in grado di parlare decentemente ti avverto.
Grazie comunque per il pensiero della telefonata.
Auguri tanti a te e ai tuoi per tante belle ore gioiose e.....in salute

Ironizzava sempre parlando della sua salute e si descriveva splendidamente anche riferendo i suoi disagi.
La casa dove abitava da sola cominciava ad essere troppo grande e dispendiosa per cui - dopo tante valutazioni dei pro e dei contro - iniziò un lungo periodo durato 5 anni in attesa di sistemarsi in un monolocale presso un edificio in costruzione adiacente ad una casa di riposo.
La salute non le dava tregua e "doveva muoversi" per cui pensò bene di cominciare a fare un poco di moto erano buffe le immagini che trasmetteva per immaginarla mentre faceva ginnastica. Ricordo una bella gif che la ritraeva mentre "pedalava" ne ho trovata un'altra ma non simpatica come la sua .

Ecco l'ho ritrovata ma non è più una gif .


Il giorno del suo settantasettesimo compleanno arrivò un'e-mail molto divertente:

10 aprile 1930

Oggi le gemelle Primula e Silvana compiono 7 (sette) anni..... ciascuna
e si stanno reciprocamente festeggiando

Siccome sono indivisibili nella buona ma soprattutto nella cattiva sorte
ecco che, unite, ne compiono in realtà 
77
settantasette
Si scrutano stupite, traballanti e inebetite, chiedendosi
"Ma com'è che siamo arrivate sino ad oggi?"
La risposta è una sola:
cercando di sorridere di se stesse anzitutto, e possibilmente di offrire un sorriso,
ricordando un vecchio proverbio: 
Tutte le volte che si ride si toglie un chiodo alla bara

    SilPry


Ero in attesa di diventare nonna per la seconda volta e scrissi a Silvana:
sono in fibrillazione per l'arrivo della piccola. La sogno di notte.
Ma parto già con la consapevolezza che dovrò "stare al mio posto". Credo che le femminucce si appoggino molto alla mamma e meno alla suocera.
Speriamo bene.... le mie sensazioni sono quelle di una nonna che ha conosciuto il suo primo nipote quando aveva tre anni e ora che ha la possibilità di vedere da subito la seconda nipote, non sa quanto le sarà possibile occuparsi di lei. Sai si chiamerà Arianna.
Scusa lo sfogo.

Non scusarti per lo sfogo, anzi ti sono grata per questa prova di fiducia e per considerarmi una spalla soffice ma solida sulla quale appoggiarsi un tantino. Mi avevi già accennato al fatto che il tuo nipotino l'hai conosciuto solo a tre anni....Un cenno sufficiente, però, a farmi capire che dietro c'era stata una situazione difficile all'epoca e ancora non facile da superare completamente. Se un giorno ti sentirai pronta e sicura per parlarmene più diffusamente, magari a voce, un tranquillo sabato, e senza troppi patemi, ti ascolterò con affetto: solo se e quando tu vorrai. Ma è chiaro che, avendo tu fatto affiorare la questione, io ora me ne senta umanamente interessata; anche per meglio capire questo "strano universo" che si sta a mano a mano rivelando la mia amica Angela.
La tua fragilità emotiva e la tua ipersensibilità (che mi sembra tu stia...curando col sistema del....fai da te), ti porteranno sempre a nutrire sensazioni forti e infondati timori, soprattutto quando a monte ci sono esperienze negative. Sono certa che questa volta tutto andrà per il meglio, anche perché mi sembri ben consapevole del ruolo di una nonna, che deve essere presente ma non invadente; ed è diverso essere "la mamma della mamma" del bimbo o "la suocera della mamma". Non tutte le nonne lo capiscono e in un'alta percentuale di casi sono proprio loro la causa e la colpa di tanti dissapori e screzi, che creano sofferenze inutili a tutti gli interessati. Ho un caso....pietoso proprio qui vicino a me: che pena! Tutti hanno i loro torti e le loro ragioni ma la scintilla che sempre ha dato fuoco alle polveri è proprio la nonna, suocera della madre del bimbo (la vera vittima) che non intende ragioni e male interpreta il suo ruolo. Sono sicura che tu sarai LA NONNA GIUSTA!

Piangerò sì, ma questa volta di gioia. Lo so già che, quando vedrò quella creatura che mio figlio questa volta ha atteso con impazienza e con consapevolezza, piangerò.
angela.

...però, sai, ancora non mi va giù l'idea di te....nonna! Quando penso a te, mi viene sempre il desiderio di cullarti io fra le mie braccia: ti sento piccina dentro e ancora tanto bisognosa di coccole e di sicurezza: ma come faccio io a cullare ... una nonna??!! Boh!
Ciaociao

Mi impegnavo sempre di più seguendo i saggi suggerimenti di SilPry e lei continuava, con dedizione, a correggere le mie bozze.
Le inviai una pagina dedicata all'arrivo della nipotina e le mi scrisse:

Ma che dirti carissima Angela, se non BRAVA, BRAVISSIMA DAVVERO E COMPLIMENTI. Ho letto il brano due volte, la prima solo per gustarne il contenuto, senza affatto considerare se c'era qualche pagliuzza da soffiare. E me lo son gustato eccome, il contenuto e mi sono commossa; come spero si commuoverà la nipotina, un giorno, leggendolo. Non ho quasi spostato quasi una virgola, io, l'autorizzata ....correttrice di bozze. Vedrai che se confronti riga per riga il tuo "prima" e il mio "dopo", forse nemmeno ti accorgi della....soffiatina lievissima, impercettibile, che vi ho dato. Se non altro per.....giustificare il mio....ufficiale incarico: mica posso mangiare il pane a ufo!:-)
Ma che me li mandi a fare i tuoi scritti? Intendo....da rivedere....ma vai tranquilla...che se tanti insegnanti di lettere scrivessero così.....!!
Un grande abbraccio da Silpry
non stancarti troppo - ogni tanto fermati a occhi chiusi e respira profondamente.....

Infatti Primula, hai corretto pochissimo, non vedo molti cambiamenti!!

ma va! povera Angela mia, hai voglia a cercare la differenze su un invisibile documento!ma penso che assai poche ne troverai e, soprattutto di nessuna rilevanza. Potevi tranquillamente non mandarmi il ....compitino, sai.
Ancora brava
"....ed ecco Angela, un fugace volar di fiore in fiore
quasi a rubar, furtiva, altro colore
per l'ali sue e gocce di profumo evanescente
quasi a stordirne i sensi,
forse a sopir ricordo di dolore antico.
Sosta non trova su alcuna foglia o fiore
quasi incapace a suggerne il sapore
forse ancora cercando .....cosa? 
E continua a sorvolar....volando senza posa".
Primula

 

Quando ero molto stanca avevo la brutta abitudine aprendo la posta, di leggere le e-mail partendo dall'ultima arrivata, Silpry non amava questo e di tanto in tanto mi prendeva virtualmente accanto a se e mi spiegava perché questo fosse sbagliato.

come al solito inizio a leggere la posta dalla prima che vedo.......... e non dalla prima che è arrivata, perdonami. Angela
Non è da perdonare ma solo da capire; doppiamente ti capisco perché è una caratteristica comune nelle persone fantasiose, ansiose, estroverse, impazienti di vedere il risultato finale, di arrivare al traguardo. Sono così anch'io; un esempio: quando comincio un libro, devo - ASSOLUTAMENTE DEVO -leggere l'ultima mezza pagina o almeno le ultime righe del libro. E' irragionevole ma è così, quindi capisco te, però - c'è un grosso però, un "distinguo" importante che bisogna imparare ad applicare nell'espletamento dei nostri compiti quotidiani, dal più semplice al più complesso: METODO, ecco la parola chiave. Senza metodo, ogni cosa diventa più difficile e fragile, soprattutto nei rapporti con il prossimo dove è così facile non capire e non essere capiti.
Importante è rendersi conto di quali sono le nostre "manchevolezze" se ne siamo consapevoli, siamo a metà strada: ma bisogna pur sempre percorrerla la seconda metà, ed ecco il metodo a venirci in aiuto. Nel caso specifico - lettura della posta non nell'ordine d'arrivo - la soluzione è "elementare, Watson".
L'errore non sta nel leggere una lettera prima o dopo ma nel rispondere a un mittente senza prima accertarsi che non sia arrivato qualche altro suo messaggio, che potrebbe far modificare completamente la nostra risposta e non provocare nel povero mittente altri dubbi. Ti sembra sufficientemente semplice e logico? Non lo fai, non perché tu non lo capisca ma perché l'impulsività soffoca il tuo ragionamento.
Se non sei d'accordo con quanto ti ho detto, fai finta di niente e lasciamo cadere il discorso. Mi ha scritto Pinco Pallino? Voglio rispondere alla prima sua lettera che mi è capitata sotto l'occhio? Vediamo se nella posta c'è qualche altra sua mail:  perché forse la mia risposta dovrà essere modificata, o annullata, o magari riassumere qualche altro semplice punto, senza nemmeno bisogno di ricorrere a un'altra mail di risposta. Questo si chiama riflettere prima di agire, semplificarsi la vita e semplificarla al nostro prossimo. La cosa bella è che possiamo imparare ad usare il concetto generale di metodo, applicandone i vari aspetti secondo i casi specifici.
La domenica si dovrebbero santificare le feste o quanto meno "riposare", dedicarsi a piacevolezze e reintegro di energie fisico-mentali.
Questa mail fa parte di tutto il mio .....  lavoro festivo straordinario, possibile solo perché qui c'è il silenzio più assoluto e riesco un po' a concentrarmi, nonostante il male.
E quel poco che riesco a fare, non lo farei per chicchessia , proprio per nessuno che non fosse Coccinella.
Primula Silvana ti saluta

Tutto molto saggio, giusto e seppur un poco ero compiaciuta per le sue ultime parole.
Ogni giorno avevo la conferma del suo affetto per me e dell'aiuto che mi dava stimolandomi sempre a migliorare.
Mi servì moltissimo la "lezione" sia nei suoi riguardi che in quelli degli altri corrispondenti, sebbene, in realtà, un rapporto così importante e frequente non l'avevo con molte persone. "Ma lei poteva dirmi tutto": partivo dal presupposto che era straordinario e utile ciò che apprendevo e sempre pronto per essere messo in pratica in qualsiasi occasione.
Era stata leale e sincera. Fondamentale per la continuazione di un rapporto amichevole.
Quando scrivevo sia per il sito che a lei era come fosse accanto a me mentre mi concentravo e sentivo la sua mano che mi coccolava mentre componevo una frase ed era attenta alle parole ad una ad una.


Le dedicai questa composizione:
nata prima come pps poi dovuta trasformare per mancanza di "spazio" nel server

A Silvana arrivò zippato naturalmente era veramente "pesante".
Qualcosa dovetti cambiare perché l'avevo definita la regina della lingua italiana. Le sembrò eccessivo e accettai la sua proposta.
Perché non farlo se lei tale non si sentiva? Per me lo era ugualmente.

 
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....ecco che la "regina" della lingua italiana si rivela usurpatrice di un trono dal quale è subito caduta, incapace di trovare le parole giuste per esprimere quanto provato nel ricevere questo regalo! La sorpresa, l'emozione sono state fortissime nell'accogliere i sentimenti che hai espresso e che sento genuini, perché niente e nessuno ti costringeva a fare per me un così bel lavoro. All'emozione si è aggiunto il grandissimo piacere puramente estetico, che mi ha fatto gustare appieno - nei particolari - il testo, la grafica e la musica. Garbo, simpatia, gusto ed evidente.... ispirazione ti hanno guidata nell'elaborazione di questa pps. La considero, senza ombra di dubbio e con assoluta sincerità, il più bel regalo che mi è stato fatto dagli amici di rete in quattro anni di rapporti epistolari. A dire il vero, ne ho ricevuti parecchi, anche belli, ma nessuno mi ha procurato la stessa particolare emozione: forse perché molto particolare è la creatura Angela, quella vera, che si nasconde spesso dentro a strani .....involucri espressivi.
Io ho sempre avuto l'animo dell'esploratore, alla ricerca di terre e tesori (cuori) nascosti e quando mi sembra di intravvederne uno, insisto; e quando penso di non aver sbagliato, la gioia è immensa.
Ho impiegato un'ora a trovare il posto d'onore per il tuo ZIP: volevo averlo sotto gli occhi, per gustarmelo in qualsiasi momento. L'ho trovato, e credo anche piuttosto originale.
Devi sapere che per natale avevo composto, sullo sfondo desktop, un classico albero formato da tutte le icone presenti sul desk e opportunamente sistemate in base a colore, forma, ecc.
In cima, faceva bella mostra di sè l'icona-stella dei "preferiti", gialla e luminosa, che sembrava fatta apposta. A Moreno questo mio "giochetto" era piaciuto moltissimo e mi ha detto di lasciarcelo sempre, indipendentemente dalla festività che rappresentava. Ebbene, ecco l'ispirazione per il posto d'onore al tuo ZIP: ho tolto la stella in cima all'albero e ci ho messo lo zip-regalo! Non sarà così giallo, ma fa il suo figurone e io ce l'ho sempre sotto gli occhi: lui sì che da solo, in cima all'albero, sembra guardare tutti dall'alto di un trono! Come vedi, ho trovato la degna collocazione e questo ti dice la sincerità del mio...alto gradimento!
Ecco.....c'è solo un piccolo appunto che sento di dover fare (e ti pareva che il gufo non mettesse becco!) ma non riguarda nè la lingua nè altro, che è perfetto. E' una questione di.... ragionevoli proporzioni. Si tratta di questo e io spero che tu possa agevolmente apportare la piccola modifica: "Regina" della lingua italiana. E' una definizione assolutamente impropria, iperbolica, non seria nè credibile; sa di sviolinata e toglie il bello e l'elegante al sentimento di sincerità che invece si nota nel tuo lavoro. Io ti ringrazio per il complimento, che accetto fino al limite del lecito. E allora - senza nulla togliere al complimento in sé - dandogli anzi parvenza di sincero e serio apprezzamento - propongo queste due definizioni, fra le quali puoi scegliere a tuo gusto "una custode del tempio" della lingua italiana oppure  "una vestale del tempio" della lingua italiana in questi panni mi ci vedo: è sempre un grosso complimento ma corrisponde a verità il fatto che ho sempre cercato di custodire, difendere e onorare il nostro bellissimo tartassato idioma: per quel poco che so e che posso fare, senza mai raggiungere le vette di uno scrittore "vero". Diciamo che mi difendo onestamente con le armi a mia disposizione. Niente di più. Quindi, ti prego, fa il possibile per togliere quella "regina" che - oltre a sentirsi molto a disagio su un immeritato trono - farebbe anche sorridere ironicamente qualche lettore serio e dall'occhio lungo. Ancora grazie, dolcissima Angela; anche per aver intuito l'essenza di certe mie osservazioni, soprattutto di aver capito come alla base di esse c'è sempre stato un sentimento di affetto e di comprensione forse un po' anomali considerando il pochissimo tempo del nostro rapporto. Considerando ancor più il distaccato, cauto e apparentemente freddo atteggiamento che uso all'inizio di un rapporto: per non creare e avere aspettative, che nel 90% dei casi ne escono frustrate. Un abbraccio grande, con l'augurio che la tua domenica possa avere un sapore particolare, dolce come quello che hai offerto a me. Primula.

 

Ancora non riesco a definire, con un termine, quanto mi ha arricchito e quanto ancora mi arricchisce questa amicizia, quanta forza d'animo mi trasmette Silvana.
Quando ci sentivamo al telefono era come mi facessi una flebo di coraggio.

Cara dolce AMICA mia  ....

........ e ti debbo parole come l'ape
deve miele al suo fiore ......

(Alda Merini)

Le piacevano molto i video che le inviavo, con il giardino i fiori gli insetti e mi mise in allerta:
Però.....rifletti prima di mandarmi queste deliziose visioni, che sempre più mi confermano della bellezza dell'habitat di cui hai saputo circondarti: potrebbe succedere che la famosa adozione come nonna non rimanga un'idea da te accolta in un impeto di generosità ma che si trasformi in preoccupante realtà, con una vecchia zoppicante che arriva improvvisa con armi e bagagli. Datti una regolata quindi....Grazie ancora, coccinella Angela, e....buona domenica.

Primula Silvana.
L'avrei adottata tanto tanto volentieri.
Ogni tanto si faceva una passeggiata tra le mie pagine web, la rendevo partecipe dell'aggiornamento di alcune di essere come l'intervista al mio mitico
inseparabile  oppure alcune gite e lei mi scriveva di averle riempito il cuore  di verde e di colore, era per lei un vero refrigerio per l'anima.

E dove sei sparita?
E sei tu l’amica con cui voglio subito condividere questo piacere e dunque non chiedermi dove sono sparita: forse sono ancora laggiù, stesa sul prato, a guardare in alto e sognare…..sognare; o forse mimetizzata nel folto verde, nascosta dietro il tronco di un albero….chissà….
Certo è che ora ti sono vicina e che ti penso.
Dimenticavo di dirti che sono entrata nella tua pagina dedicata alle "gite" e ne ho fatto una stupenda a
Firenzuola per la quale ringrazio te con "bravissima e complimenti" e un dolcissimo abbraccio.


In occasione della nascita di mia nipote preparai qualche regalino che spedii a casa a chi mi avesse fornito, nel mio sito, il proprio indirizzo ed uno arrivò anche a casa di Silvana Primula.
Era un semplice quadretto con una coccinella che porgeva un vero quadrifoglio
che lei avrebbe potuto conservare portandolo nella sua nuova dimora..
Quando lo ricevette era appena rientrata dall'Ospedale per un nuoco ciclo di terapia del dolore.

Al mio rientro, il primo sorriso della giornata (che sarà certamente l'unico) è uscito dalla cassetta della posta, dove ho trovato il tuo delizioso regalino: la mia deliziosa coccinella Angela che offre con manifesto affetto il quadrifoglio della fortuna alle primule. Ti ringrazio tantissimo, il pensiero in sé è squisito e la simpatia del quadretto innegabile. Logicamente mi seguirà nella mia futura piccolissima dimora e con la sua luminosità mi offrirà un po' di luce-calore e colore, elementi di cui avrò particolarmente bisogno. Brava Angela e complimenti ancora per i lavori che escono dalle tue mani preziose. Così come è prezioso il tuo cuore, che potrebbe ospitare amorevolmente e gioiosamente non uno o due o tre nipotini ma centomila, e sono certa che ognuno di essi sarebbe avvolto dallo stesso teporoso amore di nonna Angela.
Intanto, quest'altra vecchia sofferente nonna Primula ti invita a farti un riposino dondoloso,
così  
Un abbraccio grandissimo e ancora GRAZIE e GRAZIE e GRAZIE dalla tua amica Primula.
è stato un piacere per me decorare quel quadretto e mentre attaccavo il quadrifoglio gli consegnavo un compito importante: di portarti tanta fortuna e salute!!
Quella tua piccola dimora ..... mi rattrista ma allo stesso tempo mi rincuora il fatto di saperti non piu' tanto sola e in qualche modo "sotto controllo". Dio come vorrei poterti venire a trovare!!! un abbraccio affettuosissimo, angela.
...io ci sto pensando da un po'....e spero che ciò avvenga entro l'anno, se riuscirò a risolvere gli attuali troppo pesanti problemi non solo di salute. Sei l'unica amica di rete che conoscerei volentieri di persona....In questo momento, però, non vorrei veder nessuno neanche per....un minuto, tanto sono fuori fase. E sai cosa ho in mente? Realizzare un progettino-ino-ino che mi frulla per il capo da quando mi è venuta la voglia grande di conoscerti . Mi piacerebbe che ci incontrassimo a Milano Marittima, dove trascorrere almeno una mezza giornata assieme...potrebbe essere abbastanza agevole per entrambe. Questo è solo l'abbozzo della bozza di un'idea ma se a te dovesse piacere, potremmo riparlarne a tempo e luogo, lasciando appunto che il tempo - dolcemente - ci offra il momento più propizio per entrambe. Così da rafforzare amicizia, fiducia e confidenza, prolungandone la durata in tanti "preziosi momenti".
Primula.


Nel giugno del 2007 - oltre a mal sopportare il caldo torrido - attraversai un brutto periodo in compagnia del mal di schiena, fui costretta a fare diverse infiltrazioni sperando in un ripresa.
Scrissi a Silvana per sapere come stava e come affrontava la calura.

Non sono ancora liquefatta...ma rimbambita dal caldo sì e la mia testa sembra una pentola che sta sobollendo.  Tu come stai....e la tua schiena?
Ho voglia di scriverti, devo scriverti....certamente ti scriverò :-)))

Sono un po' traballante; la dose quotidiana di cortisone mi ha comunque salvata dal baratro e per ora vado avanti così.

Quello che non traballa, tutt'altro, 
nè si squaglia è il mio affetto per te.

Poiché l'avevo sentita veramente "provata" la chiamai al telefono e trascorremmo un po' di tempo chiacchierando e lei sapeva dire quando era il momento di salutarci, ed io rispettavo questa sua necessità.
Come sono stata felice di sentire la tua voce, mia piccola grande, delicata e forte Angela!
Grazie per la tua amicizia che mi riscalda .... mamma mia cosa ho detto, non è proprio il caso .... mi RINFRESCA piacevolmente il vecchio cuore. Spero di sentirti presto senza dolori.
Bacetto nonnesco sulla punta del naso da Primula.

Ciao coccinella!! guarda dove ti ho messa a nanna, per una notte fresca e serena. Che le ore notturne di portino riposo, consiglio, idee luminose per la giornata di domani.
Spero che anche la schiena si sia rabbonita.
Un abbraccio grande da Primula.

e mi trovai racchiusa in questa idea fresca di Silvana in questo verde rinfrescante appoggiata delicatamente su una foglia.

Ciao Primula è molto rassicurante questa sistemazione mi proteggi dal caldo e mi fai godere di una luce tenue. La mia schiena è come un semaforo: un po' rosso, un po' verde. Ora sono sull'arancio.
Ed il tempo trascorreva tra promesse di un trasferimento a breve termine e rinvii per mille motivi; Silvana oramai era davvero stanca per questa attesa. Spesso sembrava giunto il momento della decisione finale poi nei lavori edilizi qualcosa ritardava.
Ma è sempre stata bravissima e molto tenace!!
Il destino!!! Quante volte ne abbiam parlato della fatalità, del destino appunto.

Silvana Primula
saluta i suoi amici condividendo questo pensiero

I
L DESTINO

"Il destino è come un mezzo di trasporto - piroscafo, treno - che prendereste per recarvi in una determinata città. Diciamo che avete preso il treno per Nizza: una volta saliti su quel treno, andrete a Nizza. Ma sul treno avete ugualmente qualche libertà: lasciare il vostro posto, cambiare scompartimento o anche carrozza, passeggiare lungo i corridoi, leggere, dormire, guardare il paesaggio, non fare niente o iniziare una conversazione con altri viaggiatori, andare al vagone ristorante, e così via; e, anche se è possibile, è meglio che non vi gettiate dal treno in corsa. Siete dunque allo stesso tempo liberi e costretti.
Allo stesso modo, siete venuti sulla terra in specifiche condizioni e con elementi determinati, ma avete comunque una certa libertà d'azione e di movimento. Tutto sta nel sapere quale uso farete di quelle possibilità, poiché potete utilizzarle per liberarvi oppure per limitarvi ancora di più. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov
sante parole SilPry,
ma quanto, quanto è difficile!!!
Sai quando hai un sassolino in una scarpa?
Bene la scelta è:
fermarsi togliersi la scarpa e liberarsi del sassolino
continuare a camminare sentendo ancora dolore
ma, in quella scarpa oramai c'è l'impronta del sassolino
angela

Tre palloncini per te, Angela cara,
un numero perfetto
ad augurar che l'amicizia nostra sempre sia formata da

          
Silvana Primula

Era tanto tanto stanca, avrebbe voluto andare chissà dove per potersene stare in pace, pensando di risollevarle il morale le regalai un
Silvana te ne faccio dono compreso di maggiordomo!
Il camper lo accetto senz'altro e lo tengo di riserva per quando l'altro è in manutenzione. In quanto al maggiordomo, vuoi dire che a ogni fine mese gli passi tu lo stipendio? Se è così, sono pronta a spazzargli io il tappetino col WELCOME, per riceverlo come si conviene!
.... e che non presto assolutamente a nessuno, perché lo uso tutto l'anno per i miei viaggi giornalieri nei vasti territori dell'immaginazione. Il suo carburante è l'energia del pensiero, non ti lascia mai  "a terra", parcheggia in qualsiasi posto io voglia perché - al momento opportuno - si rende trasparente e invisibile agli altri e io...scendo tranquilla per gli affari miei.....o per quattro passi sulla terra ferma....Ecco, forse un po' impegnativa la manutenzione, per conservarne integra e duratura l'efficienza: un accurato e attento lavoro...su me stessa: MA NE VALE LA PENA!
Ciaociao, Primula

Nelle mie lettere appariva spesso la frase "vorrei essere come te", "vorrei avere la tua forza":
Grazie per le tue parole. Ma perché vorresti essere come me? Se così fosse, ti mancherebbero poi delle qualità che io non ho e tu sì! Tu sei una bellissima persona e ognuno di questi esemplari umani (mica troppi, sai, in proporzione agli abitanti del globo) è unico e insostituibile nel suo genere, perfetto così com'è.
In quanto alla MIA FORZA (riconosco, una bella qualità)... No, non viene affatto dall'essere sola, ha origini....antiche; anzi, la solitudine fisica - date le condizioni di salute e di scarsa autosufficienza - mi pesa molto e sgretola ogni giorno quei pochi mattoni di coraggio rimasto. Non mi pesa la solitudine psicologica, io non mi sento affatto sola, e anche quella materiale (il silenzio, la libertà assoluta delle azioni quotidiane, cercando la compagnia congeniale nei tempi a me congeniali....) è un balsamo per me. L'energia necessaria per tirare avanti viene sempre da dentro di noi ma ha per ognuno fonti diversissime e molteplici e, spesso, misteriose anche per l'interessato stesso. Mia madre è stata  la mia illuminante maestra di vita (che ha seminato in un terreno idoneo), insegnandomi ad affrontare e superare le continue legnate che la vita aveva in serbo per me (e per entrambi, finché è vissuta).
Vedo intorno a me troppa gente sola e disperatissima, senza un filo di energia per reagire nel modo migliore, che sprofonda nella depressione o in altre forme di malattia e di disperazione e quindi sono convinta che l'essere soli non aiuta affatto CHI NON SA AIUTARSI.
Ti abbraccio, cantando a squarciagola Angela....SEI BELLISSIMAAAAA......

Ripensandoci....sarai anche bellissimaaaaaaa....ma non mi hai detto se sei pronta a mantenere tu il maggiordomo che....mi hai regalato con il camper!
Troppo comodo, mia cara, fare bella figura regalando qualcosa che poi viene a costare un occhio al malcapitato che riceve il regalo.
Posso sempre comunicarti il numero del mio conto corrente sul quale versare con regolare bonifico mensile lo stipendio per il maggiordomo....che naturalmente deve parlare inglese! O così, o il maggiordomo te lo tieni e mi lasci solo il camper.
 

............Leggi sempre le mail scorrendole fino in fondo veroooooooooo ???

Adorabile dolce Primula.


Da tempo attendevo questa e-mail che inviò a quattro amiche:
Conto alla rovescia per il trasloco (1 ottobre 2008) a dir poco allucinante. Per fortuna, la mia pur fervida immaginazione era incapace di simili altezze.
E' un parto la cui gestazione è durata quattro anni e due mesi. C'è in natura un animale che ci impiega tanto a partorire?
Difficilmente mi farò viva prima di ottobre - augurandomi che non sia il.....31!
Un abbraccio affettuoso dalla vostra........gesù, non mi ricordo chi sono!

L'attesa del "via libera" all'accesso della sua nuova abitazione arrivò dopo un lungo peregrinare, tante promesse, tanto ritardo e con esso il momento (a cui da tempo pensava) della scelta degli oggetti che poteva portare con se nel piccolo appartamento, l'amara decisione di ciò che non poteva tenere e di cui forzatamente doveva liberarsi; arrivò l'impegno di prendersi personalmente cura della misurazione centimetro per centimetro dell'arredo che poteva sistemare nella sua nuova dimora.
Immaginavo Silvana con la matita nell'orecchio (come i muratori di un tempo) il metro nelle mani e la cartina del monolocale mentre cerca di ottimizzare lo spazio a disposizione per collocare il mobilio non escludendo lo spazio vitale per potersi muovere .
Il letto ci sta per fortuna!! Il divano accipicchia quello no.
Il computer è troppo grande!! lo farò portar via meglio che mi abitui ad un portatile
E via di questo passo finché tutto risultò quasi perfettamente collocato.
E arrivò il momento del trasloco, l'euforia dei primi giorni con le settimane si smorzò, nell'appartamento che tanto aveva desiderato qualcosina non era idoneo per le sue esigenze ma lei sempre mi raccontava le sue disavventure con brio e la solita ironia.
La vasca poteva anche andar bene il problema (con il tempo) sarebbe stato: uscire!!! Per cui, evitato accuratamente un lungo soggiorno dentro la "tinozza" pensò bene che preferiva che l'acqua cadesse dall'alto nello spazio dal quale, poi, sarebbe potuta uscire  ....
Troppa luce dall'abbaino e trovò il modo per nascondersi dal quel curioso sole che l'abbagliava ancor mentre dormiva. Non ebbe un buon rapporto con il condizionatore forse avrebbe preferito un piccolo .
Mi salutava sempre con allegria, era lei a far coraggio a me mentre io mi arrabbiavo per i disagi che provava, che aveva un poco immaginato ma "a tanto" non pensava.
Poi anche il pc, con il quale riusciva a trascorre spensieratamente qualche tempo, le diede problemi minacciò di buttarlo ma un suo caro amico le venne in soccorso ripristinando il sistema benché qualcosa andò perso nell'etere.
Lei con tanta pazienza e con la grinta che la contraddistingue, quando si sentì meglio, riprese a scrivere cercando di rintracciare i recapiti che aveva.
 

Un giorno arrivò un'e-mail accompagnata dal suono di una sirena:
Angela, aiuto! Mi son persa il tuo telefono di casa e, lo confesso, anche quello dell'ufficio!!!! Certamente salteranno fuori appena me li rimandi e altrettanto certamente non li perderò più perché li metterò al sicuro nella mia vecchia fedele rubrica cartacea,  da dove non sparisce mai niente. Si capisce, vero, che appartengo a un'altra. ...era?


ma non era forse scicccoso ed elegante
questo telefono a.....manovella?

Grazie, ciao, buon giovedì
Silvana Primula

Tenera dolce 
Gradiva le mie "poesie" e mi invitò - come solo lei sa fare - a leggere le sue indicandomi la strada.
Ciao cara,
qualora in futuro ti trovassi senza niente niente da fare e morissi dalla voglia - ma proprio tanto tanto - di leggere cinque mie poesiole sono i miei cinque piccoli parti poetici.


La voce interiore
Un piccolo dono
Una festa in cielo
Ogni cosa a suo tempo
Il Nascondiglio Segreto
Scienza e filosofia
Nati per amare
Amore nel presente
Il complimento amoroso

E' davvero una persona speciale, tante volte abbiamo pensato di incontraci ed altrettante volte per un motivo o per l'altro non era mai il momento giusto.
Per scherzo un giorno la minacciai: guarda che mi trovi a bussare alla tua porta prima o poi!!

Non azzardarti neppure a dirlo per scherzo!! Non farlo mi spezzeresti il cuore - ora non sono pronta - non reggerei ad una tale emozione. Ti dirò io "quando".
Silpry non lo farei mai senza il tuo consenso era solo un modo come un altro per dirti che non vedo l'ora di conoscerti di persona.

Pensavo al suo monolocale nel quale non poteva sistemare oggetti molto voluminosi, volevo regalarle qualcosa per cui pensai di prepararle un piccolo dono.
Presi del cartone e preparai un scatolina nella quale misi una piccola coccinella di peluche che teneva tra le mani un sacco (che feci con la creta e dipinsi di rosso) contenente tutto il mio amore per lei e accompagnai il tutto con una coccinella stampata nella lettera che si domandava: che ne dici?
Preparai anche un video nel quale misi le immagini del nascere della coccinella e musica in tema.

Quando lo ricevette ne fu davvero entusiasta:
Che ne dico? e mi rifaccio anche all'ultima domanda del bellissimo video che mi hai dedicato. Semplicemente non so cosa dire perché sempre più mi lasci senza parole. Sei ineguagliabile, coccinellina mia. Per i sentimenti, per le capacità......brava brava BRAVISSIMA! Quanta gioia, quanta VITA mi hai dato in questi anni! Grazie, GRAZIE! L'edera nella capannina ricrescerà: vorrei poter dire altrettanto di me: mi accontenterò se riuscirò a farmi rispuntare addosso due tre rametti piccini picciò......
Abbraccissimo dalla tua Primula.

La terrò sempre con me ovunque andrò, mi sarai sempre vicina e un giorno ti tornerà in eredità.

"Abbraccissimo" oramai anche Silvana amava il mio linguaggio.
Immediatamente dopo mi riscrisse:
A tutti i messaggi rispondo domani....adesso non potrei perché devo correre (lentissimamente) a letto e perché.... sono troppo emozionata....per le coccinelle. Ho fatto spazio sul comodino per metterci la coccinella appollaiata sulla sua scatolina: così io vedo meglio lei e lei sorride meglio a me.
Il resto a domani, dolcissima.
Primula

Le piacque molto un lavoro che feci per mia figlia in occasione del saggio di fine anno di ginnastica artistica, il tema era art attak ed io colorai gli abiti delle bimbe come se fossero state loro stesse ad imbrattarsi mentre coloravano

 
per una visione migliore cliccare sulla scritta youtube

Accidenti che bello il lavoro per e di tua figlia! Dovrò fare una ricerca sul vocabolario italiano per trovare nuovi aggettivi che esprimano il mio entusiasmo!.......a meno che non ricorra al sotterfugio di usare ogni volta un aggettivo in inglese, francese, tedesco, spagnolo.....e qui devo fermarmi! L'ultima foto è tua figlia, vero? Da una madre dal bellissimo dolce sorriso non poteva certo venir fuori .....una musona.
Una minuscola osservazione, naturalmente un'inezia, ma se puoi correggere, allora è perfetto: nel video si legge "Un meraviglio anziché meraviglioso mondo......"
(ecco colta in flagrante errore di battitura ... dolce attenta Primula).
Bellissima la poesia "Ingrata", non semplicemente carina. E' intensa ed è profondamente significativa la delicata, sfumata, nostalgica immagine che così bene rafforza il senso del testo poetico.
Ciao coccinellina mia: che la vita ti offra ancora infinite ore di gioia, tutte quelle che meriti.

Ti abbraccio Silpry

La invitai a passeggiare nel giardino della casa dove abito e scelse di poter soggiornare sotto la capannina di edera.
"la tua capannina    è sempre più fresca l'edera cresce e stanno sbocciando le rose!!! Corri!!
SADICA CREATURA! Come faccio a non correre fra quelle meraviglie? Ma se cerchi bene bene, io penso che mi troverai in qualche angolino sotto la capannina, ridotta in proporzioni minuscole dalla forza dei miei poteri immaginativi!
Grazie dolcissima....
Bacionissimi.
Mi sono alzata alle quattro, ora mi foraggio e poi scendo subito nel parco prima che il sole diventi troppo dispettoso: gli rivolgerò un inchino e un saluto particolare perché oggi abbia un po' di pietà; proverò anche a cinguettare....non si sa mai.

Ci sentivamo spesso al telefono ed era sempre una grande emozione per entrambe. Io ero (lo sono ancora) compiaciuta di poter godere della fiducia e dell'amicizia di Silvana e da parte sua sentivo vero l'entusiasmo nel parlare con me.
Puntualmente i giorni successivi arrivavano e-mail a conferma della sua contentezza.
Scoprimmo che entrambe custodivamo gelosamente una le e-mail dell'altra:


sì, proprio così:
conservo la tua posta in una cartella speciale!!!Silpry

sei una copionaaaaaaaa
anch'io conservo la tua in una cartella speciale!!! la tua coccinella.

Gli anni passavano, siamo nel 2010 Silvana sempre più spesso non si sentiva bene.
Alla soluzione che azzardai proporle per non restare sola, essere accudita e curata (il suo monolocale era accanto ad una I.R.C.R. della medesima gestione), non le piacque proprio. Sarebbe restata nella sua casa fino a quando fosse stata in grado di essere autonoma.
Saperla sola tutta la giornata e non in buona salute mi faceva stare molto male.
Mi avvicinavo al telefono chiamavo ma nulla, aprivo la posta e nessuna e-mail andava ad archiviarsi automaticamente nella cartella di Primula. NULLA.


 

Restai in attesa a lungo di una sua e-mail una telefonata. Ho sempre avuto molto rispetto per i suoi momenti no, la pensavo ma sapevo che si sarebbe fatta sentire lei.
A volte le lasciavo messaggi in segreteria un saluto, un abbraccio non importava che mi richiamasse, sapevo che li avrebbe ascoltati.
Un giorno arrivò la sua ultima e-mail:


Mi accorgo che.......ci sono ancora
e che ti voglio tanto bene
e che ti sono infinitamente grata per tutta l'amicizia che mi hai dato ....e che
.....non mi ricordo più quello che volevo dire.....
e allora ti abbraccio forte forte forte forte forte forte forte.....
la carica del pupazzo è esaurita!!
Ciao ciao dalla tua SILPRY
..... che si rialzerà

 

e ora che avrei fatto?
Il terzo pezzo del puzzle non si era incastrato, non avevamo avuto la possibilità di incontrarci, soprattutto non sapevo come e dove contattarla e da chi avere sue notizie.
Restai a lungo senza comunicazioni e non si può neppure immaginare quanta sofferenza questo mi procurava.

Il giorno 18/02/11 aprendo la posta si illuminò la cartella di Silvana Primula era arrivata un'e-mail!!, non avevo neppure il coraggio di aprirla.
Non conoscevo l'indirizzo del mittente, era una cara amica di Silvana (che chiamerò Tina) che mi scriveva da parte sua.
Lessi d'impeto e non capii NULLA. Ricordando le parole di SilPry ricomincia da capo e a voce alta rilessi tutto.
Silvana non era stata bene dopo il ricovero in Ospedale aveva assolutamente bisogno di cure ed era stata trasferita presso l'I.R.C.R.

Silvana dice che in passato Lei ha più volte espresso il desiderio di incontrarvi: ora è Silvana che "vuole" conoscerLa di persona.
Non è raggiungibile telefonicamente se vuole scriverle un messaggio poi lo consegnerò.
Un messaggio? Vuole conoscermi?
Non sapevo più da che parte stare, dopo aver letto l'e-mail cominciai a navigare in internet alla ricerca di un treno che dalla mia città mi portasse direttamente a Macerata.
Uno che uno non esisteva avrei dovuto cambiare in una o due stazioni e per me questa era davvero un'impresa troppo dura. Il panico è una brutta compagnia e non è di quelle malattie che "se la conosci la eviti".
Chiesi a qualcuno se voleva fare un viaggetto (tutto offerto) ma non fui fortunata.
Scrissi subito a Tina che gentilmente mi fornì il suo cellulare era meglio parlarsi al telefono che continuare a scrivere e-mail.
Avevo fretta di sapere. Le chiesi quanto tempo avevo e seppi che Silvana mi aspettava presto, molto presto.
Seppi che Silvana mi aspettava presto, molto presto.
Il cuore era leggermente agitato e i pensieri andavano e venivano senza sosta come quegli stupidi treni che non facevano per me.
Corteggiai mio marito affinché comprendesse che avrei tanto voluto essere accompagnata, ma lui non è il tipo che crede a queste "amicizie". Provai a chiedere .... ma la risposta fu negativa.
Alla fine dopo avermi visto trascorre il venerdì pomeriggio ed il sabato mattina come se fossi "fuori di testa" nel pomeriggio mi disse: ti va bene se partiamo domani dopo pranzo?
Accipicchiaaaa!!! mi misi a ballare di gioia azzardai a chiedere se avevo capito bene. Il silenzio fu assenso e non smettevo di ringraziarlo.
Avvisai subito Tina affinché potesse comunicare a Silvana l'orario del mio arrivo.
Trascorsi il resto della giornata freneticamente volevo portare qualcosa a Silvana, non sapevo cosa, volevo che trascorresse in fretta il tempo, volevo la notte, volevo dormire e volevo arrivasse presto l'alba.
La domenica mattina mi impegnai nelle più svariate faccende e pensavo a lei, al momento in cui sarei arrivata; provavo di immaginare la mia emozione e la sua. La mia era già così tanta!!
Le persone anziane di cosa hanno bisogno? Chissà perché mi guardai le mani, non sapevo come fossero le sue ma qualcosa per nutrire la pelle sarebbe stato perfetto. L'Olio delle Fate! Ecco cosa posso portarle!! E' molto emolliente e rende la carnagione morbida. Io ne faccio spesso scorta e una bottiglietta la impacchettai per lei.
Al pc il tempo vola e questa fu la mia salvezza. Pranzammo presto e finalmente partimmo. Fino a Macerata non ci furono problemi ma trovare la mia meta fu una grande complicazione, chiedevamo indicazioni ma sembrava che nessuno fosse "del posto".
Chiamai Tina chiedendo aiuto cercando di farle capire dove ci trovavamo e chiedendo dove dovevamo andare.
Qualsiasi punto che ci indicavano era inaccessibile con l'auto per cui si doveva andare a piedi agli edifici per accertarsi fosse il posto giusto.
Finalmente trovai l'ingresso che mi avrebbe portata da Silvana. Corsi ad avvertire mio marito che mi concesse due ore tutte per me e mi riavviai verso l'entrata.
All'accettazione non trovai nessuno ma, decisa come poche al mondo, mi infilai in ogni stanza chiedendo indicazioni per la stanza di Silvana Primula.
Indicato il luogo dove avrei trovato l'ascensore ed il piano al quale mi sarei dovuta fermare m'incamminai velocemente.
Davanti alla porta dell'ascensore mi fermai, chiusi gli occhi e respirai profondamente.
Lacrime non ne avevo più tante perché quando seppi che sarei partita ne versai tante per la gioia!
Prenotai l'ascensore che tardò un pochino quasi per darmi ancora qualche secondo di respiro.

Arrivata al piano mi sentii fortunata, c'erano diverse infermiere.
>Dove posso trovare Silvana Primula?>
Mi osservavano in uno strano modo e in quel momento non compresi il perché.
>E' in quella stanza mi disse un'infermiera avvicinandosi a me per accompagnarmi>
Non veci in tempo ad avvisarla che le volevo fare una sorpresa che sarei voluta entrare da sola, non volevo essere annunciata! Ma anche questo comportamento aveva una giustificazione.
Entrando nella stanza mi trovai davanti a colei che avevo tanto sperato di incontrare, a chi mi aveva donato tanto, a colei che mi sembrava di aver sempre visto.
Non ci furono parole, all'inizio, solo un grande immenso intensissimo abbraccio.
Era nella sua sedia a rotelle (che tante volte aveva disegnato nelle sue lettere ironizzando sempre sulla sua salute), portamento dignitoso ed il viso provato ma pronto a  regalarmi un sorriso così vero che fece scomparire per qualche secondo tutto ciò che avevamo attorno a noi.
La vicina di letto di Silvana non stava molto bene, ci fecero uscire dalla stanza facendoci accomodare accanto alla guardiola degli infermieri.

Ma sei proprio tu? Sei Angela? mi chiedeva stringendomi le mani.
Certo Silvana sono proprio io e tu sei proprio tu.
Non mi riusciva di non accarezzarla e lei accarezzava me.
Avevo paura che non ti facessero passare e sono stata dalle 8.30 di questa mattina con lo sguardo alla porta.
Ma Tina ti aveva avvertito che sarei arrivata nel pomeriggio, vero?
Si ma il tempo non passava mai e io ti aspettavo.
Perché non avrebbero dovuto farmi entrare?
Temevano stessi poco bene per l'emozione. Ma ora sei qui ... parliamo un po'. Cos'hai dentro alla borsina?
Un piccolo pensiero per te, ora te lo mostro.
Sì apri tu il pacchettino con le mie mani faccio fatica.
Faccio io, non preoccuparti. Ecco quest'olio si chiama OLIO DELLE FATE e serve per ammorbidire la pelle puoi dartelo ovunque: in viso, nelle mani e nel corpo quando hai fatto la doccia. Senti che profumo?
Humm che gradevole fragranza!!
Fragranza? Non profumo ... si è espressa con "fragranza": SILVANA E' IN FORMA!!
Posso spalmarti un po' di questo olio sulle mani?
Magari ... guarda che unghie che ho!!
E presi a passarle l'olio nelle mani le mie accarezzavano le sue era una macedonia di morbide coccole per entrambe.
Di che parlammo? I particolari non li rammento perché nella mia mente ha preso posto il ricordo dei nostri sguardi, dei suoi occhi che mi guardavano come increduli di vedere ciò che invece vedevano. Mi sentivo molto imbarazzata per questo.
Di tanto in tanto mi accarezzava ed il mio cuore batteva fortissimo, quelle carezze ancora una volta erano la ricerca della certezza che fossi davvero con lei.

Stai un poco con me?
Certamente posso stare due orette poi devo andare.
Due orette sono tante mi disse. Spero di non stancarmi altrimenti ti saluto prima.
Sei uno spettacolo le dissi. Ma tu lo sai quanto bene ti voglio?
Certo che lo so come tu sai quanto te ne voglio io.
Passò un infermiere (un bel ragazzo tra l'altro) la salutò molto cordialmente chiedendole chi fossi.
Questa è Angela una mia cara amica, siamo amiche da diversi anni ma oggi è la prima volta che ci conosciamo di persona.
L'infermiere subito non comprese e Silvana spiegò per filo e per segno come il tutto era nato.
Se non lo vedessi con i miei occhi non ci avrei mai creduto. Sono uno di quelli che non crede tanto alle amicizie nate in internet.
E' davvero quasi unica considerata anche la differenza di età che c'è tra di voi.
Silvana si gongolava ed io pure mentre il tipo continuava a guardarmi come se fossi un marziano.
Posso approfittare della sua gentilezza? Potrebbe farci una fotografia? Purtroppo ho solo il cellulare con me.
Certo, ci posso provare. Magari ne faccio più di una.
Sì, è meglio pensai.
Mi avvicinai a lei e l'infermiere scatto due tre volte.
Era meglio ne avesse fatta qualcuna in più ma non si può avere tutto dalla vita.
Già il fatto che Silvana avesse acconsentito a farsi fotografare era una conquista non da poco conto per cui andava tutto benissimo.

Le portai i saluti delle persone che sapevo poter avvisare del mio incontro con lei e ne fu contenta.
Arrivò il momento della cena per Silvana e apparecchiarono nel luogo dove eravamo per farla stare in pace perché nella sua stanza era meglio entrasse più tardi.
Stavo percependo che per lei era arrivato il momento di salutarmi ma fortunatamente ebbe bisogno di qualche favore per cui restai ancora un poco.
Tutto ok Silvana?
Dolce dolcissima coccinella non so come ringraziarti per questo viaggio che hai fatto per me, per aver accettato ed essere arrivata così prontamente.
Era da tanto tempo che volevamo vederci e questo, sentivo che era il momento giusto.
Ero pronta ad incontrare la mia coccinella.
E secondo te io non sarei arrivata subito? Come avrei potuto? Fortunatamente avevo il sabato e la domenica a disposizione e ho colto l'attimo.
Sono strafelice SilPry.
Ora io devo cenare Angela e tu devi rientrare.
Ok vado ti abbraccio ancora un volta e poi vado davvero.
Ci abbracciammo forte forte accarezzandoci ancora, le sfiorai il viso i capelli e le spalle un poco curve.
Ciao Coccinella speriamo di incontrarci ancora e non volermene se non sono amica del cellulare, non lo sopporto proprio.
Peccato potremmo parlarci di tanto in tanto.
Fa nulla Silvana io ti scriverò.
Ciao Silpry!!! Ti voglio bene!
Ciao ciao Angela.
Mi allontanai da lei raggiungendo il corridoio. Arrivata all'ascensore tornai indietro e da dietro una colonna la chiamai: Silpryyyy
Ma sei ancora qui??
Sì ho dimenticato di dirti una cosa molto importante!!
E quale?
CHE TI VOGLIO BENE!!!!!
Portò due dita alle labbra poi le diresse verso di me.
Acchiappati i baci mi allontanai.

Scendevano lacrime senza ritegno mentre attendevo l'ascensore e lungo il percorso che feci per raggiungere l'auto nella quale mi attendeva mio marito.
Si preoccupò vedendomi così e volle essere rassicurato che tutto fosse andato bene che Silvana stesse bene e che le mie lacrime non fossero di dispiacere.

E il puzzle finalmente si è composto: incastrato anche l'ultimo pezzettino.

Dal giorno dopo la mia mente era già impegnata a dare vita a questo che ho scritto perché è un'amicizia davvero importante, un sentimento davvero forte che mi è piaciuto raccontare e sarà un bellissimo ricordo.

Oggi è il 15 di maggio .... in effetti è un po' di tempo che lavoro su questa pagina ma le parole di Silvana le sento ancora. Scrivi e chiudi. Riapri leggi attentamente frase per frase, correggi e chiudi. Quando nuovamente ti rimetti a scrivere fallo per poco, non sforzarti e chiudi. Fa riposare la mente poi con calma rileggi e prosegui.

Ora ci scriviamo molto spesso, lei ora non usa il pc allora le stampo pagine di questo mio mondo, qualche fotografia qualcosa che possa farle compagnia, che possa leggere come e quando crede.
Poi spedisco.
Avrà un compito molto molto impegnativo prossimamente perché prima di pubblicare tutto ciò deve leggerlo con calma e dovrò avere il suo consenso.
Se stai leggendo queste che oramai sono le ultime frasi, non ho parole per ringraziarti.
Se stai leggendo è perché Silvana mi ha fatto un grande regalo.
Spero di averti trasmesso tutto ciò che mi ha portato a raccontare.

 

 

 

 
Tutorial by Ozmee
formatação by Marilene Salvatori. Marilene gentil e paciente que me ajudou angelapercaso