20.05.2007 - cliccando sulle parole sottolineate si accede al sito descritto

Con due carissimi amici son partita per una gita, la cui destinazione all'inizio non era stata fissata, poteva essere Venezia .... affascinante, unica, ma è stata scartata.... la gente il caldo, il traffico, le solite cose; il nostro bisogno di pace, la voglia di vedere qualcosa di nuovo.... magari di verde ci ha fatto riflettere.
Una brevissima tavola rotonda (anzi triangolare): si potrebbe andare .... ok! deciso: fine Romagna inizio Marche.
Sì sì va benissimo ... partenza!
Faenza, Forlì, Cesena, Rimini i cartelli delle città si susseguivano mentre noi con calma si chiacchierava. Sosta per un caffè e, poco dopo la partenza, guadagniamo la prima meta: Verucchio.

Tanti fiori spontanei costeggiano la strada

Il cielo non è molto terso riusciamo però a goderci
il panorama da una terrazza. Ci guardiamo in faccia, ci lasciamo accarezzare dal vento e facciamo finta di essere soli ed in cima al mondo.

Da quanto tempo non trascorrevo una domenica        
così spensierata ed ero pure in attesa di una grossa sorpresa.

Poi Villa Verucchio e qui ragazzi c'era la sorpresa per me

Il cipresso di San Francesco

Ciò che ho provato, nel toccare con mano quel cipresso, non riesco ancora a tradurlo in parole. Sarei rimasta a lungo ai suoi piedi ad godere dell'energia che sprigionava e questo desiderio non era solo il mio.
Pausa pranzo a Pietracuta in un prato con ristoro ben fornito e accogliente, l'arredo esterno in armonia con l'ambiente, gazebo, tavoli e panche in legno. Legno legno ... il tavolo che ho scelto è proprio un tronco di albero tagliato a metà verticalmente.
Che pace!!  Ma l'orologio non si fermava, abbiamo ripreso la strada alla volta di San Leo.    (La storia) 

Grazie amici miei per la bellissima giornata

   Appennino Romagnolo                        La storia di San Francesco
 

La prossima meta?...... forse la casa delle farfalle